Perché usare lo scaldabiberon e non il microonde

Perché usare lo scaldabiberon e non il microonde

Lo scaldabiberon viene spesso sottovalutato quando si acquistano gli accessori necessari per la cura di un bambino. Molte mamme e molti papà, infatti, preferiscono scaldare il latte utilizzando il microonde, un elettrodomestico presente in tutte le case che in pochissimi secondi scalda qualsiasi cosa. Tuttavia è sempre meglio scegliere di acquistare il miglior scaldabiberon per avere la giusta sicurezza per il proprio bambino.

Lo scalda biberon, per prima cosa, consente di impostare la temperatura migliore per il latte che è di circa 37 gradi, con il microonde questo non è possibile. La differenza nelle due procedure sta infatti nella capacità di scaldare uniformemente qualsiasi tipo di liquido, latte compreso, propria dello scaldabiberon ma non del microonde: utilizzando quest’ultimo spesso si nota al tatto una temperatura di un certo tipo alla base, molto diversa da quella del poppatoio.

Su moltissime scatole di latte in polvere viene espressamente sconsigliato di scaldare il latte utilizzando il microonde, in altri casi invece si possono trovare consigli, come l’importanza di agitare il biberon e di verificare la temperatura sulla mano prima di somministrarlo. Questo aspetto non riguarda lo scaldabiberon, che può essere utilizzato senza nessun tipo di problema con qualsiasi marca di latte in polvere.

Non tutti sanno che i biberon in plastica colorata possono raggiungere temperature molto più elevate rispetto a quelli trasparenti o in vetro: in questo caso è fondamentale utilizzare uno scaldabiberon, ottimo sia con modelli colorati che con modelli in vetro. Raggiungendo un’alta temperatura in pochi secondi con il microonde, il vetro potrebbe lievemente incrinarsi.

Stando ad alcuni studi, inoltre, il latte riscaldato con il forno a microonde comporta la perdita di alcuni enzimi e nutrienti essenziali. La percentuale può andare dal 60% al 90%, per questo motivo è bene utilizzare uno scaldabiberon (senza però fargli superare i 45 gradi, temperatura alla quale si distruggono gli enzimi).

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